Descrizione
Editore Fantagraphics Books
Titolo Completo: I Like People That Cant Sing Hc (C: 0-1-2)
Collana-Linea: I Like People That Cant Sing Hc (C: 0-1-2)
Numero:
Formato
Cod Nov241565
Isbn
Catalogo Previews 499 – Novembre 2024
Pagina: 312
Data Prevista di Uscita: 2025-02-05
Data Pre-Order 2024-12-30
Descrizione Inglese: Two Long Lost Interviews With Two Of The Greatest Pop Singers Of The Modern Era By One Of The Greatest Rock Journalists And Interviewers. In 1991, Legendary But Down-And-Out Rock Critic Paul Nelson Landed His Dream Assignment: Fly From New York To Los Angeles And Separately Interview Two Of The Most Distinguished Popular Music Artists: Leonard Cohen And Lucinda Williams. He Encounters Them At A Time In Their Careers When Both Are Wrestling With Their Respective Record Companies To Be Better Taken Seriously-In Some Cases Just To Be Heard. Previously Unpublished, These Landmark Interviews Provide The Opportunity To Compare, Among Other Things (Upbringing, Education, Influences, Loves And Losses), The Thought Processes Behind Cohen And His Music (‘I’ve Always Admired The People Who Could Write Great Songs In The Back Of Taxicabs Like Hank Williams. I Was Never One Of Those Guys’) To Williams And Hers (‘See, I’m Trying To Dispel The Myth ¦ That You Have To Be Miserable And Suffering And So On And So Forth To Be Able To Write’). I Like People That Can’t Sing Allows Us To Read The Minds, So To Speak, Of These Nonpareil Singer-Songwriters Over Three Decades After The Fact. Whether It’s The Sometimes Prickly Williams, Protecting Her Time And Privacy, Or The Ever-Elegant Cohen, Openly Discussing His Bouts With Depression, The Book Sometimes Reads Like An Intimate Conversation (Williams Discussing Her Estranged Brother), Other Times As A Late-Night Confession (Cohen On The Breakup Of His Marriage). Includes A Heartfelt Foreword Recounting Her Relationships With Cohen And Nelson By Suzanne Vega.
Note Inglese: Two Long Lost Interviews With Two Of The Greatest Pop Singers Of The Modern Era By One Of The Greatest Rock Journalists And Interviewers. In 1991, Legendary But Down-And-Out Rock Critic Paul Nelson Landed His Dream Assignment: Fly From New York To Los Angeles And Separately Interview Two Of The Most Distinguished Popular Music Artists: Leonard Cohen And Lucinda Williams. He Encounters Them At A Time In Their Careers When Both Are Wrestling With Their Respective Record Companies To Be Better Taken Seriously-In Some Cases Just To Be Heard. Previously Unpublished, These Landmark Interviews Provide The Opportunity To Compare, Among Other Things (Upbringing, Education, Influences, Loves And Losses), The Thought Processes Behind Cohen And His Music (‘I’ve Always Admired The People Who Could Write Great Songs In The Back Of Taxicabs Like Hank Williams. I Was Never One Of Those Guys’) To Williams And Hers (‘See, I’m Trying To Dispel The Myth ¦ That You Have To Be Miserable And Suffering And So On And So Forth To Be Able To Write’). I Like People That Can’t Sing Allows Us To Read The Minds, So To Speak, Of These Nonpareil Singer-Songwriters Over Three Decades After The Fact. Whether It’s The Sometimes Prickly Williams, Protecting Her Time And Privacy, Or The Ever-Elegant Cohen, Openly Discussing His Bouts With Depression, The Book Sometimes Reads Like An Intimate Conversation (Williams Discussing Her Estranged Brother), Other Times As A Late-Night Confession (Cohen On The Breakup Of His Marriage). Includes A Heartfelt Foreword Recounting Her Relationships With Cohen And Nelson By Suzanne Vega.
Descrizione Italiano :Due interviste perdute da tempo con due dei più grandi cantanti pop dell’era moderna, da parte di uno dei più grandi giornalisti e intervistatori rock. Nel 1991, il leggendario ma scadente critico rock Paul Nelson ottenne l’incarico da sogno: volare da New York a Los Angeles e intervistare separatamente due dei più illustri artisti di musica popolare: Leonard Cohen e Lucinda Williams. Li incontra in un momento della loro carriera in cui entrambi stanno lottando con le rispettive case discografiche per essere presi sul serio, in alcuni casi solo per essere ascoltati. Inedite, queste interviste fondamentali offrono l’opportunità di confrontare, tra le altre cose (educazione, istruzione, influenze, amori e perdite), i processi mentali dietro Cohen e la sua musica (“Ho sempre ammirato le persone che sapevano scrivere grandi canzoni in Il retro dei taxi come Hank Williams. Non sono mai stato uno di quei ragazzi”) A Williams e lei (“Vedi, sto cercando di sfatare il mito… che devi essere infelice e sofferente e così via e così via). Saper scrivere’). Mi piacciono le persone che non sanno cantare ci permette di leggere la mente, per così dire, di questi cantautori impareggiabili oltre tre decenni dopo i fatti. Che si tratti della Williams, a volte pungente, che protegge il suo tempo e la sua privacy, o del sempre elegante Cohen, che discute apertamente dei suoi attacchi di depressione, il libro a volte si legge come una conversazione intima (Williams parla del suo fratello separato), altre volte come una tarda notte Confessione (Cohen sulla rottura del suo matrimonio). Include una prefazione accorata che racconta i suoi rapporti con Cohen e Nelson di Suzanne Vega.
Note Italiano :Due interviste perdute da tempo con due dei più grandi cantanti pop dell’era moderna, da parte di uno dei più grandi giornalisti e intervistatori rock. Nel 1991, il leggendario ma scadente critico rock Paul Nelson ottenne l’incarico da sogno: volare da New York a Los Angeles e intervistare separatamente due dei più illustri artisti di musica popolare: Leonard Cohen e Lucinda Williams. Li incontra in un momento della loro carriera in cui entrambi stanno lottando con le rispettive case discografiche per essere presi sul serio, in alcuni casi solo per essere ascoltati. Inedite, queste interviste fondamentali offrono l’opportunità di confrontare, tra le altre cose (educazione, istruzione, influenze, amori e perdite), i processi mentali dietro Cohen e la sua musica (“Ho sempre ammirato le persone che sapevano scrivere grandi canzoni in Il retro dei taxi come Hank Williams. Non sono mai stato uno di quei ragazzi”) A Williams e lei (“Vedi, sto cercando di sfatare il mito… che devi essere infelice e sofferente e così via e così via). Saper scrivere’). Mi piacciono le persone che non sanno cantare ci permette di leggere la mente, per così dire, di questi cantautori impareggiabili oltre tre decenni dopo i fatti. Che si tratti della Williams, a volte pungente, che protegge il suo tempo e la sua privacy, o del sempre elegante Cohen, che discute apertamente dei suoi attacchi di depressione, il libro a volte si legge come una conversazione intima (Williams parla del suo fratello separato), altre volte come una tarda notte Confessione (Cohen sulla rottura del suo matrimonio). Include una prefazione accorata che racconta i suoi rapporti con Cohen e Nelson di Suzanne Vega.